La Tassonomia green è un sistema di classificazione a marchio UE che stabilisce, secondo criteri oggettivi e ben definiti, se un’attività economica possa considerarsi effettivamente sostenibile dal punto di vista ambientale .

Entrata in vigore nel 2020, ma in continua evoluzione, la tassonomia verde è intesa come una vera e propria rivoluzione nel mondo ESG in grado di aiutare imprese, istituzioni e stakeholder finanziari ad individuare ciò che è realmente ecosostenibile.

Entriamo nel dettaglio.

Gli obiettivi

In base all’art.9 della Tassonomia, un’attività economica, un progetto o una tecnologia sono classificati come effettivamente ecosostenibili se contribuiscono in maniera significativa ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali individuati dalla Commissione europea:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
  4. Transizione verso un’economia circolare, prevenzione e riciclo dei rifiuti;
  5. Prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  6. Protezione degli ecosistemi sani.

E’ da considerare inoltre che il conseguimento di uno o più obiettivi tra quelli elencati non deve in alcun modo danneggiare nessuno degli altri obiettivi ambientali restanti;

Quali soggetti sono coinvolti?

A partire dal 2022 sono obbligati ad applicare la Tassonomia:

  • Imprese soggette alla Non Financial Reporting Directive (linee guida per la divulgazione delle informazioni non finanziarie) che devono rendicontare le informazioni sulla base dei criteri previsti dalla Tassonomia, come banche, assicurazioni o aziende quotate, con almeno 500 dipendenti e un totale bilancio superiore a 20mln di euro;
  • Pubbliche Amministrazioni che decidono come allocare gli incentivi pubblici sulla base degli indicatori forniti dalla Tassonomia.
  • Investitori che gestiscono prodotti finanziari nell’Unione europea come i fondi pensione, che devono specificare in che misura tali investimenti siano allineati alla Tassonomia.

Oltre ai soggetti direttamente obbligati, la Tassonomia ha anche una serie di destinatari indiretti rappresentati da tutti gli operatori economici interessati ad attirare investimenti green e di finanza sostenibile, per i quali è prevista l’applicazione su base volontaria del regolamento.

Per quanto riguarda le imprese non finanziarie (ad es. Ferrovie dello Stato, aziende municipalizzate e consortili e imprese a partecipazione statale) dovranno iniziare a segnalare il proprio allineamento alla Tassonomia a partire da quest’anno mentre gli istituti finanziari solo a partire dal 2024.

Conclusioni

Nel suo complesso, la Tassonomia punta a:

  • aiutare le aziende a pianificare la propria transizione verso un’economia a basse emissioni;
  • stimolare gli investimenti sostenibili nelle aziende;
  • contrastare e limitare i rischi di greenwashing;
  • fornire indicazioni alle aziende e agli investitori e policy maker su quali attività economiche possano essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale;
  • favorire il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo;
  •  indurre l’intero sistema finanziario a supportare un’economia più sostenibile;
  • orientare i flussi di capitali del mercato UE verso gli investimenti sostenibili.